Quando la coppia entra in crisi: segnali da non ignorare e come affrontarli con la terapia

Produzione Webidoo
22 set
Tempo di lettura: 3 min

In ogni relazione di coppia esistono momenti difficili. Fasi in cui ci si sente distanti, fraintesi, meno complici. A volte si tratta di tensioni passeggere, che si risolvono con il dialogo o il tempo. Ma in altri casi, quello che viviamo è una vera e propria crisi di coppia: un periodo in cui qualcosa si spezza e l’equilibrio relazionale si incrina, rendendo ogni tentativo di connessione più faticoso. Capire quando una crisi è un segnale da ascoltare — e non solo da sopportare — può fare la differenza tra un legame che si trasforma e uno che si consuma.

I segnali di una relazione di crisi

Molte persone arrivano in terapia quando la situazione è già compromessa. Eppure, i segnali di crisi si manifestano spesso molto prima. Alcuni esempi:

Litigi frequenti che sembrano sempre uguali, con dinamiche ripetitive e mai risolte
Silenzio o freddezza emotiva, dove un tempo c’erano complicità e dialogo
Un’intimità che si affievolisce: meno contatto fisico, meno desiderio, meno affetto
La sensazione che “non ci si capisca più”, anche nelle cose più semplici
Pensieri che si affacciano sempre più spesso: “forse non siamo più compatibili”, “se ne parlassi con qualcuno?”, “e se fosse meglio lasciarsi?”

È normale attraversare alti e bassi. Ma quando la fatica di stare insieme supera la gioia, è tempo di fermarsi e ascoltarsi.

Perchè nasce una crisi di coppia

Le cause della crisi possono essere molteplici e spesso si intrecciano:

Stress individuali o familiari: lutti, difficoltà lavorative, problemi economici, nascita di un figlio…
Cambiamenti nel ciclo di vita: la routine, l’arrivo o l’uscita dei figli, il tempo che passa
Mancanza di comunicazione autentica: si parla tanto, ma non ci si dice più nulla
Tradimenti, sospetti o perdita di fiducia
Differenze valoriali o aspettative non condivise

Spesso, la crisi arriva silenziosa. Non c’è un evento scatenante, ma una progressiva disconnessione emotiva. E quando ci si accorge, si è già molto lontani.

La terapia di coppia: un’opportunità per capirsi davvero

Molti pensano che la terapia di coppia serva solo quando tutto è perduto. In realtà, è un’occasione per fermare la spirale negativa e costruire uno spazio in cui ascoltarsi, comprendersi, riconnettersi. Il terapeuta non giudica, non prende le parti. Il suo ruolo è aiutare entrambi i partner a:

Esprimere i bisogni nascosti che alimentano rabbia, chiusura o frustrazione
Riconoscere i modelli relazionali che si ripetono
Imparare a comunicare in modo nuovo, più autentico e meno reattivo
Ricostruire la fiducia, l’intimità, la progettualità

Nel mio lavoro utilizzo un approccio sistemico-relazionale, che considera la coppia come un sistema in continua evoluzione. Le difficoltà non vengono affrontate come colpe, ma come dinamiche da esplorare insieme.

Non sempre si resta insieme. Ma si può uscirne più consapevoli.

La terapia di coppia non è sempre orientata a “salvare” la relazione a tutti i costi. In alcuni casi, può aiutare a comprendere che una separazione è inevitabile — o persino necessaria — per il benessere di entrambi. Ma anche allora, il percorso terapeutico è prezioso: aiuta a elaborare il distacco, evitare dinamiche distruttive, riconoscere ciò che si è imparato. Al contrario, quando entrambi i partner sono motivati, la crisi può diventare un punto di svolta: un momento in cui si sceglie di ricominciare, insieme, in modo più consapevole.

Il tempo è un fattore chiave

Prima si interviene, più è facile trasformare la crisi in opportunità. Aspettare troppo a lungo può irrigidire le dinamiche, aumentare il rancore e la distanza. Se senti che qualcosa si è incrinato nella tua relazione, non ignorare quel disagio. Fermarsi, chiedere aiuto, è un gesto di amore e responsabilità.

Contatta il Dott. Fabio Garzara

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