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Le fasi del recupero dalla dipendenza: un percorso possibile

  • Immagine del redattore: Produzione Webidoo
    Produzione Webidoo
  • 14 lug
  • Tempo di lettura: 3 min
recupero dalla dipendenza

Cos’è davvero il recupero dalla dipendenza?

Uscire da una dipendenza non significa solo interrompere l’uso di una sostanza. Significa iniziare un cammino psicologico e relazionale profondo, che porta a riscoprire la propria autonomia, identità e capacità di stare nel mondo senza la mediazione della sostanza. La psicoterapia svolge un ruolo fondamentale: non lavora sulla “rinuncia”, ma sulla trasformazione del vissuto, dei comportamenti e delle relazioni.


Le 5 fasi del cambiamento: un modello per comprendere il percorso

Molti professionisti utilizzano come riferimento il modello trans-teorico del cambiamento sviluppato da James Prochaska e Carlo DiClemente. È un modello clinicamente validato, utile per comprendere il processo con cui una persona prende consapevolezza, si attiva e mantiene il cambiamento nel tempo.


1. Precontemplazione: “Non ho un problema”

In questa fase la persona non riconosce la dipendenza. Può sentirsi sotto pressione da familiari o contesti sociali, ma minimizza o nega le conseguenze del proprio comportamento.


In terapia: il lavoro si concentra sulla costruzione di una relazione terapeutica solida, non giudicante, che permetta alla persona di iniziare a esplorare, con sicurezza, i costi reali dell’uso.


 2. Contemplazione: “Forse devo cambiare”

Qui nasce il dubbio consapevole. La persona inizia a riflettere sui danni che la sostanza ha provocato (sul lavoro, nelle relazioni, sulla salute), ma prova anche ambivalenza: non sa se riuscirà a smettere, o teme cosa succederà dopo.


Frasi tipiche:


“Sì, forse bevo troppo, ma mi aiuta a non pensare.” “Vorrei smettere, ma non so da dove iniziare.”


In terapia: si lavora sull’ambivalenza, esplorando motivazioni profonde al cambiamento e sviluppando un primo senso di autoefficacia.


3. Preparazione: “Voglio cambiare, ora”

In questa fase la persona è pronta ad agire. Ha deciso di iniziare un percorso e cerca un aiuto concreto. Potrebbe aver già ridotto l’uso della sostanza o essersi informata su un percorso terapeutico.


In terapia: si definiscono obiettivi realistici, si costruisce un piano d’azione e si iniziano a sostituire i comportamenti disfunzionali con strategie più sane.


4. Azione: “Sto cambiando”

La persona interrompe il comportamento dipendente. È la fase del passaggio visibile, in cui iniziano le difficoltà pratiche: astinenza, ansia, senso di vuoto, ricadute emotive.


In terapia: è centrale il lavoro sul controllo degli stimoli interni ed esterni, la gestione delle emozioni e la riorganizzazione relazionale. Il sostegno terapeutico costante è determinante per consolidare la nuova posizione.


5. Mantenimento: “Non torno indietro”

Dopo mesi, o anni, la persona ha consolidato nuove abitudini. Ma il rischio di ricadute è sempre presente. Qui l’obiettivo è mantenere la consapevolezza, senza abbassare la guardia.


In terapia: si lavora sulla prevenzione della ricaduta, sul rafforzamento dell’identità “libera dalla dipendenza” e sullo sviluppo di relazioni sane e durature.


E se si ricade? La ricaduta come parte del percorso

Una ricaduta non è un fallimento. È spesso una fase fisiologica del processo. Può essere un’opportunità preziosa per comprendere meglio i fattori scatenanti e rafforzare la motivazione. In una visione terapeutica, si lavora per integrare l’esperienza, non per colpevolizzare.


Il ruolo della psicoterapia relazionale nel recupero

Il Dott. Fabio Garzara, psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale, lavora con attenzione alle dinamiche familiari, emotive e interpersonali che spesso alimentano o mantengono la dipendenza.


La terapia aiuta la persona a:


  • Esplorare il significato soggettivo della dipendenza

  • Ricostruire la propria identità personale, fuori dal ruolo di “dipendente”

  • Rafforzare il senso di autonomia e dignità

Sviluppare risorse affettive sane


Conclusioni: il cambiamento è possibile, con il giusto sostegno

Affrontare una dipendenza è un atto di forza. È un percorso che richiede tempo, motivazione e la guida di un professionista preparato. Ma è possibile. Ogni tappa è un passo verso la libertà, verso una vita più autentica, consapevole e vitale.


Contatta il dott. Fabio Garzara

Riceve a Venezia Centro Storico, Mestre Centro e Mogliano Veneto.

Tel. 333 8120933




 
 
 

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Dott. Fabio Garzara


Dottore in Psicologia clinica e Psicoterapeuta
Iscr. Albo degli Psicologi del Veneto n. 10166

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